Nuoto.

Swim’n’Swing come metodo di allenamento nasce da un’idea di base: studiare tutte le combinazioni ritmiche dei campioni di nuoto e tradurle in musica. I ritmi così prodotti vengono usati per guidare i movimenti di chi sta imparando a nuotare, di giovani atleti, agonisti e nuotatori dilettanti. 

Questo nuovo concetto di allenamento mira contemporaneamente al miglioramento del gesto motorio e del benessere fisico ed emotivo dei nuotatori.

Anche in questo caso l’allenamento si articola in due parti: una a secco ed una in acqua. 

La parte a secco mira a sviluppare nei partecipanti una sensibilità ritmica. Questo avviene in diversi step che cominciano con esercizi di base per arrivare a suonare a bordo vasca assieme agli altri lo strumento musicale che ciascun partecipante ha scelto. I momenti in gruppo e l’utilizzo della musica promuovono un’acquisizione attiva dei ritmi. Questa, infatti, non si limita all’ascolto di canzoni o pattern ritmici, ma prevede anche la loro esecuzione. In questo modo percezione uditiva e movimenti, ritmo e corpo, si combinano. Oltre a questo le sedute a secco promuovono la creazione di un clima di inclusione, dello spirito di squadra e del benessere emotivo. Tutto ciò, infatti, facilita l’apprendimento, riduce l’ansia e dà motivazione ai nuotatori.


La parte in acqua, invece, prevede l’adattamento dei ritmi generati dai campioni a seconda delle personalità ritmiche di ciascun individuo. In altre parole, una volta individuato un pattern ritmico lo si personalizza per rispondere alle esigenze e caratteristiche specifiche di ciascun nuotatore.  Questo processo prevede diversi step che promuovono il consolidamento del legame tra ritmo e corpo, la coordinazione e il controllo motorio.